eclisse, Luna, Luna Piena, Movimenti celesti, visioni astrologiche

Luna tu…cantando all’Eclisse

Sabato 28.10.2023 alle 22:23:52 avrà luogo il Plenilunio sull’Asse Toro/Scorpione a 5°09′, in Eclisse parziale di Luna, visibile dall’Italia.

Questa Eclisse porterà un oscuramento lieve poiché trattasi di “Eclisse bambina”, undicesima di un gruppo di 72 Eclissi, iniziate il 11.7.1843 e terminanti il 29.8.3123 (informazioni tratte da “Almanacco astronomico per Astrologi” a cura di Giancarlo Ufficiale, consultabile e liberamente scaricabile dal sito della Scuola Almugea-Accademia di Astrologia Classica).

La Terra si frappone tra Sole e Luna e quindi la luce che il Sole proietterebbe sulla Luna e che verrebbe riflessa dalla stessa sulla Terra, viene parzialmente bloccata. La Terra fa da schermo che impedisce alla luce del Sole di illuminare la Luna, in questo caso, appunto, solo in parte. Solitamente, infatti, al Plenilunio la Luna è molto luminosa, appunto perché viene illuminata dal Sole.

Questa Eclisse ci accompagnerà il 5 novembre all’ultimo quarto di Luna calante, preceduto dal ritorno diretto di Saturno il 4, al quale dedicheremo delle righe a parte.

Ci troviamo ancora immersi nel Corridoio di Eclissi, fino poi al prossimo Novilunio in Scorpione del 13 novembre. Novembre sarà poi il mese in cui si formerà il sinodo tra Sole e Marte il 18, dando vita ad un nuovo ciclo eliaco Sole/Marte, ma andiamo piano piano…

Luna tu…non sai dirmi cos’è
Luna tu…non vuoi dirmi perché

Così recita il ritornello il “Fox della Luna” dalla celebre operetta “Il Paese dei Campanelli”….cosa chiediamo alla Luna con lo sguardo rivolto al Cielo?

Quali informazioni ci aspettiamo di ricevere? O, per meglio dire, vorremmo sentirci dire?

Il Cielo è Firmamento interiore ed è accompagnamento, bussola interiore in risonanza col nostro personale Cielo di nascita. Il Corridoio di Eclisse ci invita ad entrare in uno stato di ascolto interiore che sappiamo essere sinergia con il Tutto, poiché, lungi dall’essere “separati da”, siamo “parte di”.

Si tratta del principio dell’appartenenza universale, per diritto divino di esistenza tutti siamo parte del Tutto, abbiamo un sacro posto da ricoprire per altrettanto sacre ragioni, che il nostro Essere infinito conosce molto bene.

La concordia di Saturno ci invita a rallentare il ritmo, in particolar modo il processo riguarda i Segni fissi (Toro, Leone, Scorpione, Aquario), Segni di centralità stagionale, che portano equilibrio tra le qualità prime che contraddistinguono la relativa stagione di appartenenza. Segni che preservano, stabilizzano e, a tratti, staticizzano (anche l’Aquario, governato in primis da Saturno, che tende a rendere ripetitivo il bisogno di cambiare costantemente).

Nel rallentamento accettiamo di ascoltare.

Nell’ascolto ci rendiamo disponibili a ricevere ciò che ci occorre per procedere.

Tornando diretto Saturno proporrà delle sane potature, in questi giorni decideremo quali.

Giove, ricevendo nelle ore successive la visita della Luna, ci chiederà di moderare l’impulso, la fretta, di non prendere decisioni de-generative, si troverà a sfidare Marte, particolarmente irruento in alleanza a Mercurio.

Le lingue saranno affilate, la polemica è di casa, i messaggi al vetriolo potrebbero non essere la via. Giove ne chiede una diversa: quella della Fiducia.

Marte separa, Giove unisce e si avvale della collaborazione della Luna. La Luna è anche Maestra dell’Ascendente di Plenilunio, forse nutriremo qualche indecisione, non sapremo come muoverci ma avremo l’opportunità di farlo evitando di seguire i soliti meccanismi automatici di tipo reattivo.

Se verremo provocati o provocheremo e avrà origine una discussione, abbiamo l’occasione di fare un passo indietro prima che il conflitto si espanda troppo, impariamo a disinnescare la bomba ad orologeria che, forse, ci troveremo tra le mani.

Possiamo farcela.

Come? Entrando completamente.

Dove? Nell’energia del cuore.

Io intanto ho nuovamente piacere di scrivere qualche articolo di condivisione, negli ultimi anni tra dirette e video, la scrittura è andata in sottofondo.

Riprendo in mano la penna…

Un bacio e buon Plenilunio!

Con Amore

Rossana

Luna Piena, visioni astrologiche

Luna Piena in Pesci: riflessioni Celesti

“La Famiglia: il trampolino verso l’individuo”

Cari Amici, la Luna Piena in Pesci ha luogo il 10 settembre  2022 alle 11:58 sull’Asse Vergine/Pesci a 17°41’zodiacali.

L’Ascendente di questo Cielo cade nel Domicilio di Marte, a 17°12′ del Segno dello Scorpione.

Proprio dopodomani Mercurio, Maestro del Sole, inizia il suo moto retrogrado apparente a 8°55′ della Bilancia, nel Domicilio di Venere e ricezione mutua con Venere stessa, che si trova nel Segno di Mercurio.

L’interessamento plenilunico coinvolge l’Asse delle Case IV/X, è richiamato il tema del Servizio e di quella spinosa vicenda riguardante i rapporti famigliari rispetto alla propria indipendenza.

Sono tornata due giorni fa da una proficua settimana a Corfù, in compagnia di due splendide Donne, vacanza tutta al femminile. Distante dalle solite abitudini, dagli Amori bipedi e quadrupedi della mia vita, in una energia che favorisce tante liber-azioni.

Cosa intendiamo per Servizio? 

Come si concilia con la Libertà?

E come si vivono qui sulla Terra le responsabilità verso la Famiglia?

Moltissime volte confondiamo il Servizio sano con l’abnegazione ed il sacrificio. Siamo abituati a pensare ad un Servitore come ad una persona che rinuncia a sé stesso per il bene di altri, questo è in parte vero anche se non totalmente.

Nell’incipit iniziale ho definito la Famiglia come un trampolino verso l’individuo, la retrogradazione apparente di Mercurio assieme alle sue relazioni con Marte e Giove ci mettono nella condizione di dover sovvertire le nostre prospettive, i punti di vista.

Ricerchiamo aggregazione, senso di appartenenza, vicinanza, approvazione, sostegno dalle Famiglie e dimentichiamo il nostro Percorso individuale in nome dell’equilibrio e dell’armonia del gruppo.

La maggior parte delle volte si tratta anche di armonie un po’ farlocche poiché basate sul desiderio di “camminare sulle uova” per non urtare altri, si basano sul dire di sì ad altri per dire no a noi stessi.

Sono abdicazioni dal nostro personale e regale Trono, in nome di credenze collettive basate su un senso di egoismo e di colpa nel pensare a sé stessi e curarsi. Confondiamo il Servizio con la rassegnazione, come se non potessimo muoverci, avvolti negli spiraliformi tentacoli di Famiglie svilenti o castranti.

Nessuno di noi ha appreso in tenera età cosa sia la Libertà di mostrarsi per ciò che si è. 

Sto recuperando la Libertà di espressione attraverso le lezioni di canto, quanto sono utili alcune apparenti boccacce e quanto mi mancava l’espressione di stupore che accompagna il fluire delle note.

Quante volte diventiamo nervosi, irritabili, ci sentiamo costretti da relazioni difficili, ci sembra di subire degli scenari complessi, ci percepiamo passivi o proiettiamo la nostra rabbiosa dignità sugli altri. 

Vi è un equilibrio tra i giusti confini, il proprio giusto spazio e il permesso che concediamo, il terreno che concediamo ad altri. E’ l’insegnamento di Marte, l’affermazione di sé, l’assertività, essere in grado di decidere di far valere il nostro diritto ad esserci e ad occupare uno spazio.

Ce lo meritiamo anche noi o sentiamo che noi dobbiamo sempre farci piccoli fino a scomparire per non disturbare?

Questa era una mia tematica prevalente, il non disturbare, la paura di essere un peso, di invadere. E così oscillavo tra il diventarlo davvero e l’incapacità di mettere sani confini. 

Poi ho compreso che utilizzavo la paura del disturbare per stare sempre in disparte, ciò mi consentiva osservazione e distanza ma ho anche imparato che prendere il proprio posto è sacrosanto diritto di ognuno di noi. E riconoscere quale sia.

Siamo come i Pianeti, tridimensionali, occupiamo uno spazio e nell’Universo c’è posto per tutti, dobbiamo anche prenderci la responsabilità di ciò che comporta prendersi carico solo del nostro spazio.

Non dello spazio di altri, anche (e soprattutto) se li amiamo. 

Nell’occuparci di chi amiamo, taluni momenti perdiamo di vista noi stessi. Il nostro Percorso che, pur comprendendo l’intersezione con altri Percorsi, è fondamentalmente individuale.

E perché allora voler sempre camminare assieme ad altri? Qualsiasi Percorso prevede anche dei momenti in cui procedere in solitudine apparente, vuoi perché la famiglia è materialmente assente, vuoi perché si è distanti come visione della vita.

Tocca a volte superare la paura di rimanere soli, di essere abbandonati. E la paura di procedere in pioniera esplorazione, senza pregressi punti di riferimento. Sviluppare la Fiducia che ciò di cui abbiamo bisogno arriva nella misura in cui lo sappiamo riconoscere e ricevere.

Imparare a ricevere, dire sempre di sì, allenarsi a sentirsi un valore aggiunto nella vita degli altri, così come altri lo sono per noi.

Essere autonomi, indipendenti, non significa fare tutto da soli, ma anche saper chiedere aiuto a qualcuno che può sostenerci nell’esserlo ancora di più.

Vuol dire saper stare con gli altri senza appoggiarsi ma reciprocamente sostenendosi. Il reciproco sostegno non è stampella per il lamento, ma offrire un punto di vista diverso in una reciproca condivisione.

In Amore della Famiglia, sapendo riconoscere Famiglia in chi è famigliare nell’animo e non solamente dal punto di vista biologico. Vi sono Amicizie che sono Famiglia e parenti biologici che non lo sono affatto.

S-forzare toglie forza.

Depriva di energia ostinarsi a voler qualcosa che non è, ciò che è è solo nella spontaneità.

Nulla ricordiamo dei nostri accordi animici originari. Della durata del nostro incontrarsi in questa terrena dimensione, nulla sappiamo, la nostra bussola sono i sentimenti.

Dove è forzatura non è evoluzione per nessuno, non è espansione. La naturalezza porta avvio alle grandi Meraviglie, le sorellastre di Cenerentola non poterono indossare la sua scarpetta. Nessuno sforzo le ha portate a sposare il principe, nessuna di loro vi è riuscita e tanto meno le capriole della matrigna.

Perciò nessuno può creare attraverso lo sforzo, nulla di generativo può emergere in cotale condizione. E nessuno può toglierci ciò che spontaneamente è per noi, ciò che è nel nostro cuore nessuno può togliere. A meno che noi non permettiamo, e anche in quella condizione prendendo le distanze sanamente, torniamo a essere noi!

Buon Plenilunio! 

Con Amore

Luna, Luna Piena, Movimenti celesti, visioni astrologiche

Luna piena in Aquario: riflessioni Celesti

Umiltà non è sottomissione né falsa svalutazione

Cari Amici, la Luna Piena in Aquario ha luogo il 12 agosto  2022 alle 3:35 sull’Asse Leone/Aquario a 19°21′ zodiacali.

La Luna, al suo ventre (massima latitudine) meridionale, si applica a Saturno, nel Domicilio di Saturno. Marte, dal canto suo, partecipa pienamente allo schema poiché in mundo (sul piano delle Case, nel tema domificato per Trieste) forma quadratura perfetta al Sole e quadratura alla Luna, con un sestile a Venere, appena entrata in Leone.

Ecco allora essere importante il contributo di entrambi gli Astri che la Tradizione definisce “malefici”, poiché portatori di qualità contrarie alla vita ma così fondamentali per il completamento dei cicli.

E, dai 18°51′ del Toro, anche Urano sfida l’Asse del Plenilunio, giochiamo a buttare tutto a soqquadro?

Giochiamo a sorridere delle nostre piccole individuali certezze? Dell’assurdità delle cosiddette “questioni di principio”? Del nostro ostinarci a voler avere ragione anche di fronte a tutte le contrarie evidenze?

L’Ascendente di questo Cielo cade nel Domicilio della Luna, a 20°41′ del Segno del Cancro.

Viene sensibilizzato per raggio quadrato anche il grado 19°21′ dello Scorpione, apparentemente vuoto, ma noi sappiamo che mai nessun grado è vuoto. Nel grafico zodiacale Saturno sposta l’attenzione su di sé, perché maggiormente evidente, eppure a mia visione astrologica Marte ha un peso almeno equivalente.

Ecco, allora quando diventiamo orgogliosi ed ostinati, ci arrabbiamo per difendere ciò che sentiamo attaccato e proviamo un misto tra rabbia e frustrazione, ci sentiamo presi in causa e provocati ad ogni battito d’ali di farfalla. 

Diventiamo spietati giudici di altri, per le loro “stupide visioni”, “poco evolute”, noi invece detentori della verità.

Sono molto lieta di annunciare che questo è un Plenilunio di energia demolitiva, Mercurio partecipa apparentemente in sottofondo applicandosi a Urano. 

Il comune pensare ha purtroppo segnato limiti che il sociale ha accettato per sentirsi parte di un gruppo, nel piccolo microcosmo questa rovinosa realtà interessa la microcellula famiglia. 

Quante volte in famiglia si innescano dolorose micce, discussioni che non hanno né capo né coda, per stabilire chi ha ragione e chi ha torto. 

I temi di discussione in famiglia spesso riguardano il tema del lavoro, le aspirazioni dei figli che non intendono seguire i vecchi ed obsoleti schemi riduzionisti di taluni genitori.

Oppure sono in atto battaglie di pre-affrancamento in taluni nuclei, dove i figli desiderano fortemente esplorare il mondo e farsi una vita indipendente.

Il lavoro per come lo si è conosciuto finora su Terra deve cambiare.

Solo le attività che si reggono su Amore dei proprietari e rispetto nei confronti dei Dipendenti possono creare una energia di Abbondanza.

Queste realtà lavorative esistono, le ho viste con piacere con i miei occhi.

Ormai le energie si sono così velocizzate che, in un battibaleno, otteniamo ciò che chiediamo. 

Sempre di più il mondo del lavoro dovrà adattarsi al necessario cambiamento di direzione, chi intraprende in questo tempo una attività autonoma imparerà ben presto a fidarsi nel chiedere all’Universo ed ottenere.

Imparando che noi lavoriamo, non perché il lavoro arriva o non arriva, ma perché lo chiediamo, lavoriamo quindi se e quando vogliamo.

Crolla la vecchia immagine del posto fisso che di fisso nella vita non c’è niente. La vita è avventura trasformativa costante, è tempo anche per affrancarsi dagli obsoleti e consueti attaccamenti agli Antenati, ai lutti che durano anni e anni, ai sempiterni pianti per ciò che abbiamo “perso”.

Bisogna attraversare i ponti dell’incertezza.

Bisogna distruggere prima di poter ricostruire.

Togliersi per sempre di dosso quell’abitudine deleteria al darsi importanza per questo o quel risultato.

Riconoscersi il valore non è vantarsi del merito, sono due cose assolutamente diverse. In mezzo si sviluppa la saturnina umiltà.

Ma ricordo sempre che umiltà non è sottomissione né falsa svalutazione, quelle sono le doppie facce della medaglia dell’orgoglio.

Vi sono tante sfumature in questo Plenilunio che prendono forma dal desiderio di Libertà, unito a quello di azzerare, ricominciare a portare un vessillo del buon vivere, e cosa mai ci servirà?

Servirà comprendere l’arte del buon servire, ebbene sì, si tratta proprio di una nobile arte. Imparare a sviluppare maggior empatia contribuisce al conoscersi reciprocamente, per non ferirsi o almeno non farlo di proposito. L’attenzione all’altro, non prima di aver portato attenzione a ciò che ci fa bene. 

Come possiamo amare altri se non lo facciamo con noi stessi?

Riconoscersi il valore non è vantarsi del merito

Poniamo poi fine a quegli scellerati giudizi nei confronti di chi sarebbe “meno evoluto, meno spirituale”. Chi siamo noi per sapere, conoscere il percorso di un’altra anima?

Deponiamo le armi del crociato che vuole convincere, convertire e assumiamo una postura interiore di silenziosa testimonianza. Guardiamo gli altri davvero.

Sapete, in Astrologia tradizionale, quando un Astro è in aspetto con un altro si dice che lo testimonia, lo osserva. Ho sempre trovato questo modo di dire estremamente affascinante ed applicabile alla nostra vita.

Portiamo testimonianza anche noi, non siamo distratti e fuggitivi. Non sfioriamo per scappare e sentirci a posto così, tocchiamo per rimanere al fianco di chi ha piacere alla condivisione con noi, portiamo serena distanza al resto.

Il passato è passato, non torna più, ma se noi ci arrocchiamo a volerlo ancorare al presente, viviamo di energie mortifere.

Torniamo alla vita!

Il Plenilunio, come moltissime delle recenti sollecitazioni Celesti, interessa i gradi da 18 a 22 dei Segni fissi (Toro-Scorpione-Leone-Aquario), i gradi da 18 a 22 di Gemelli-Sagittario-Bilancia-Ariete).

E’ la manifestazione del Seme Celeste del Novilunio in Leone del 28 luglio.

La Luna da qui in poi sarà calante e ci accompagnerà al prossimo Novilunio in Vergine del 27 agosto, dove anticipo che Venere si troverà al grado del Sole del Plenilunio e saremo chiamati a dare ascolto al nostro cuore.

Con Amore

Rossana

Immagine: programma Prometheus 1.5

Luna Piena, Saturno, visioni astrologiche

Luna Piena in Capricorno: riflessioni Celesti

Cari Amici, la Luna Piena in Capricorno ha luogo il 13 luglio  2022 alle 20:37  sull’Asse Cancro/Capricorno a 21°21’zodiacali.

Poiché la Luna ha ampia latitudine meridionale, il suo grado eclittico di passaggio arriva a 28°52′ del Capricorno, portando quindi la Luna ad avere un campo di influenza più esteso e a formare col Sole una opposizione molto più sfumata.

L’Ascendente cade a 18°38′ del Capricorno, nel Domicilio di Saturno. 

La ricerca di stabilità e sicurezza emotiva che ci spinge ad entrare in relazione con gli altri è umana. Tutti abbiamo bisogno delle medesime cose alla fine, una carezza, un confortevole abbraccio.

Ma se il motore della nostra ricerca è il vuoto che sentiamo nel cuore, prima dovremo affrontare le nostre sfide per divenire cuori im-pavidi.

Saturno crea gli automatismi, le ripetizioni, le coazioni a ripetere e, qualora la nostra attenzione ci rendesse evidente sempre la medesima tipologia di relazioni, benché con facce diverse, è tempo di prenderne atto.

Per non adagiarsi su quel senso di impotenza e sfortunata persecuzione che a volte si sente.

Mercurio, nel Domicilio della Luna, siede al Discendente, mentre Urano osserva dubbioso l’Asse dell’orizzonte, dall’angolo più profondo del Cielo. 

Qualcuno più sapiente di noi focalizzò la nostra attenzione sulla trave che abbiamo nell’occhio mentre siamo così impegnati a vedere la pagliuzza negli occhi degli altri. 

Mercurio e Urano ci invitano ad un sovvertimento del classico comune pensare. Guardiamo sempre agli altri e poco o mai a noi stessi e alle nostre fragilità, non dico errori, dico fragilità, quelle delicatezze che spesso ci rendono facilmente feribili e reattivi.

Ognuno di noi è sensibile e feribile in una determinata area, chi si sente facilmente offeso, chi piange, chi ha bisogno di maggior tempo per dare confidenza, chi per fidarsi.

Perché non rispettare i bisogni dell’altro senza trarre conclusioni affrettate e spesso errate?

Spesso nelle relazioni i tempi sono diversi, ma non si tratta di rifiuto verso l’altro. Ci sono persone che sono più fisiche, altre hanno bisogno di maggior tenerezza invece. Esigenze diverse, per diversi vissuti.

Sembra una ovvietà, ma non lo è assolutamente.

In tutte le relazioni valgono alcune domande da farsi:

Questa relazione mi fa del bene? Io apporto del bene? 

Questa relazione aggiunge o depriva? Mi sento una persona più espansa o tendo a spostare il focus totalmente sull’altro?

Le relazioni sono una scelta di condivisione.

Possiamo stabilire un rapporto con persone, animali, lavori, case, macchine. 

Tutte le relazioni sono temporanee in questa dimensione fisica, poi continuano in forma sottile, ma dobbiamo comprendere che nel mondo di Saturno ogni cosa inizia, si sviluppa e termina.

Proprio come fanno i Pianeti ogni giorno, sorgono, culminano, tramontano, anticulminano. 

In ogni evento vi è una gravidanza di preparazione, una nascita, uno sviluppo, un declino e un decesso che contiene già i semi della nuova nascita e lascia spazio ad essa. 

E’ il ciclo naturale della vita che ci porta ogni giorno a inevitabili metamorfosi. 

Ad ogni fine già si prepara il terreno per un nuovo inizio, entrare in una nuova fase significa abbandonare quella precedente e, soprattutto, la versione di noi stessi di quel momento/relazione/evento.

Non basta infatti lasciare apparentemente una relazione o un lavoro per immergersi nel processo di trasformazione, se non siamo disposti ad elaborare totalmente l’esperienza, abbandonando l’identificazione con quel personaggio che interpretavamo in quella situazione.

L’identificazione nei ruoli aggancia al passato e non consente la morte dell’esperienza e la progressiva metamorfosi ad una diversa versione di noi. Che certamente è il prodotto anche di quella esperienza ma che necessita di una profonda elaborazione della stessa per lasciarla andare definitivamente.

Senza voltarsi indietro, senza rimpianti, senza ricordi nostalgici dei fasti andati, di cosa avrebbe potuto o non potuto essere. Nulla. Addio vecchio me, ti ringrazio e procedo. 

Nessun nuovo presente può erigersi su agganci passati trasportati nell’attualità. Vivere nel passato certamente è una fase del grande inganno mercuriale, ricordare solo le cose belle non aiuta il procedere innanzi. Ci trattiene, l’immaterialità del ricordo lo rende facilmente idealizzabile e la nostra mente è brava a farci svolazzare un po’ di zucchero a velo sopra.

Lo dico anche a me stessa poiché, non so voi, ma per me è stato importante lavorare sulla tendenza al rimuginìo e al retro-pensiero, al mettersi in discussione portato all’eccesso, pensando in modo arrogante che tutto fosse dipeso da qualche mio errore.

Ma sapete…il mondo non gira intorno a noi.

Siamo noi a muoverci solidalmente alla Terra e, dal nostro punto di osservazione, la volta Celeste si muove.

Invece ognuno di noi contribuisce al perfetto ingranaggio universale, tutti e nessuno escluso contribuiamo al mantenimento di un equilibrio perfetto.

Possiamo rilassarci, toglierci importanza, siamo tutti ugualmente responsabili.

Uno degli esercizi del togliersi importanza è la non reazione. Il silenzio, l’ignorare le provocazioni per non disperdere energia, l’attenzione e l’auto osservazione interiore.

Questo Plenilunio rappresenta la volontaria immersione nell’energia del lasciare andare. Senza paura della perdita, acconsentire al distacco, al lasciare le vecchie trite e ritrite reazioni, alla rinuncia al sentirsi in credito, in debito.

Tutto è bene ciò che finisce bene, si diceva nelle favole.

Certo, una buona fine è la base dei buoni successivi inizi. Completiamo quindi dentro di noi bene. Utilizziamo l’energia di questo Plenilunio per seppellire, elaborare totalmente i nostri lutti e staccarci da quelle fini, completandole all’interno di noi stessi, facendo spazio da qui al prossimo Novilunio del 28 luglio nel Domicilio ruggente del Sole.

Marte già prepara il territorio, trovandosi a 5°54′ del Toro e inviando un raggio quadrato al grado 5° del Leone, teatro del prossimo Novilunio. Marte, nel Domicilio di Venere, a sua volta in aspetto a Saturno. 

Marte/Saturno, bene-dette Celesti Creature che, sebbene non particolarmente amate dai più, dotate di fendente e falcetto, ci aiutano nell’opera di giardinaggio interiore, via le ramaglie secche e i ricordi spesso sono pericolose ed inafferrabili sterili ramaglie.

Il Cielo sempre accompagna il nostro timido terreno incedere, a noi il cogliere tali energie come succosi e maturi frutti di evoluzione.

Buon Plenilunio e…

Un bacio!

Rossana

Immagine: programma Prometheus 1.5

Giove, Luna, Luna Piena, Movimenti celesti, visioni astrologiche

Luna piena in Sagittario: riflessioni Celesti

Cari Amici, la Luna Piena in Sagittario ha luogo il 14 giugno  2022 alle 13:51 sull’Asse Gemelli/Sagittario a 23°25′.

Questo Plenilunio è la “Sizigia estiva” poiché è il Plenilunio che precede il Solstizio estivo, momento di massima escursione luminosa del Sole.

La grande Luce.

L’Ascendente di Plenilunio, domificato per Trieste, cade in Bilancia, Domicilio di Venere ed Esaltazione di Saturno. Saturno ancora assume particolare peso, in virtù della sua configurazione ai Luminari e all’Asse dei Nodi Lunari. Saturno, Signore del Fondo Cielo e Maestro della Triplicità del Sole, assieme a Mercurio.

Mercurio, Venere, Marte, Saturno, tutti nel proprio Domicilio.

Saturno stabilisce anche una relazione sul piano delle Case con Marte, da cui la Luna si separa.

Sembra dunque un Cielo ricco e dinamico, contenitore di determinazione e severità al contempo, fortemente orientato a distacchi/rotture/separazioni definitive. 

Oramai non possiamo più tradire la nostra natura in nessun modo, le grandi e rovinose cadute che abbiamo a vari livelli affrontato dipendevano proprio da questo. Da un dis-allineamento di rotta, in particolar modo nelle nostre relazioni.

Marte taglia le simbiosi e Saturno esorta i Luminari a mostrarci la nostra individuale via, come fari nei momenti di nettuniano dis-orientamento che possono accompagnare le nostre giornate.

Abbiamo veramente a volte la sensazione di vagare “in una selva oscura, che la diritta via sia smarrita”. I soliti e abituali punti di riferimento sono ormai diventati inutili ganci e, se ci appigliamo a quelli, rischiamo di precipitare dalla parete rocciosa dove siamo in arrampicata.

Non voltiamoci indietro.

Fortemente razionale, definito, sembra un Cielo poco incline ai compromessi in nome delle false armonie e, se da una parte viaggiamo verso la scoperta di ignote parti di noi stessi, dall’altro sentiamo comunque una forza incredibile che ci sorregge.

La Forza della Fede.

Riconosciamo che vi è grande Giustizia in ciò, nella Sacralità del nostro quotidiano esistere sentiamo il sapore della Correttezza. Siamo sul giusto percorso, anche se la nostra mente razionale indugia nel farsi delle domande, in cerca di logiche risposte.

Quanto sforzo fa, eppure abbiamo da arrenderci al Servizio e ai più ampi livelli di Coscienza, ad un Universo che non sbaglia mai. La nostra mente deve diventare Serva del nostro Progetto, rinunciare al bisogno di controllo, pianificazione, queste cose lasciamogliele fare quando ci occupiamo delle faccende quotidiane.

Diventiamo Giustizia senza trasformarci in giustizieri, dobbiamo essere Giustizia, Correttezza, Perseveranza, Coerenza e Responsabilità. Continuare sul nostro Percorso staccandoci completamente da quello degli altri, dalle nostre aspettative, illusioni e delusioni.

Ognuno di noi assurga al suo trono in modo responsabile, non dipendiamo da altri, troppe volte in nome del falso buonismo ci siamo atteggiati a vittime sacrificali, ricattando ed essendo ricattati emotivamente. Col triste e inutile lamento del vittimismo.

Rapporti in cui non vi era mai parità, poiché uno dei due troni veniva indebitamente occupato dall’altro. 

Nelle famiglie bisogna lavorare interiormente per rendere i figli liberi di Essere, non desideriamo forse tutti la loro Gioia? E come può esistere Gioia se non attraverso la manifestazione del proprio Essere? 

Auguro a tutti ciò che mi è stato dato di vivere in questa incarnazione, il poter incarnare pienamente anche a livello lavorativo ciò che io sono. 

Fare ciò che si è, poter dire “sono nato per questo”.

Questo deve essere il lavoro, niente di diverso da questo. E’ semplice, però bisogna volerlo, voler rinunciare a tutto ciò che, in nome di fasulle sicurezze, ci porta a tradire ciò che siamo. Ovunque, nel lavoro, nelle relazioni, nella famiglia in particolare.

E’ l’unico modo per distruggere completamente l’energia della manipolazione che si nutre delle paure. Paure di perdita, nel lavoro, nella famiglia, negli affetti, nelle amicizie, il campionario è poliedrico e multisfaccettato.

E’ il Cielo del lasciare che ognuno sia diretto dove è diretto, vivi e lascia vivere, pensa e lascia pensare, cosa ce ne importa di immischiarci sempre nelle vite degli altri, figli compresi?

Questo è un Cielo Maestro, che chiede a gran voce di prendere ognuno il proprio Percorso spirituale senza bisogno del marchio di conformità, senza paracadute né certezze, accettando di uscire da quelle insane abitudini da cui eravamo diventati dipendenti.

Si tratta di un Cielo trionfale, quando l’ho aperto ne ho sentito tutta la baldanza, anche Saturno può essere baldanzoso. Baldanzosa Saggezza. Perché negargli questa possibilità di manifestazione?

Torniamo poi all’Essenza dei Pianeti, riconoscendo che nei secoli l’Essere Umano si è sempre sentito separato dalla Volta Celeste, inconsapevole viaggiatore che, senza immaginarlo, si è sempre mosso solidalmente alla Terra nel grande Concerto Celeste. 

Come si può essere separati dalla nostra stessa natura Celeste? Togliendo tutta la polvere depositata nella nostra interiorità finalmente stiamo dandoci il permesso di scoprire come esprimiamo le Forze Celesti dentro di noi.

Siamo sempre stati “parte di” e non “separati da”.

Non siamo mai stati soli.

Proprio Venere, reduce da un incontro con Urano, diventa mediatrice di grandi trasformazioni, sfidando a duello Saturno, tendendo il suo arco per scagliare a Lui una freccia alla pari, ognuno nel suo reciproco Domicilio.

E’ infatti Tempo di dare spazio al piacere, che per ognuno di noi è diverso, tempus fugit.

Venere si appropinqua al Nodo Lunare Nord da lei governato e comunica a Saturno la fine dell’energia della restrizione, della rinuncia. Marte calorosamente applaude, a poca distanza da Giove.

Urano, Venere e Mercurio sono alleati, in parallelo di declinazione, percorrono la stessa Via nella Sfera Celeste, hanno la stessa distanza dall’Equatore Celeste. Sentono i nuovi ritmi del Tempo all’unisono. 

E’ la nostra filosofia di vita che deve cambiare, per adeguarci al nuovo Tempo, che non conosce sicurezze esterne, ma è concorde al Tempo interno di ognuno. Non vi è nulla di comune in realtà, ognuno ha un Tempo, uno Spazio sacro. 

Ogni Tema è un ambiente tridimensionale spazio/temporale contraddistinto da una qualità peculiare, non vi è un Tema uguale ad un altro come non vi è nessuno uguale a nessuno. 

Anche per quel che riguarda l’Arte Astrologica c’è molto, molto di più. Sacralizziamo dunque il nostro Tema, disponiamo di uno strumento potentissimo che dobbiamo imparare a conoscere. 

Studiarlo, osservarlo, appenderlo in una cornice, disegnarlo a mano, entrare in contatto con questa Mappa, che si svela a noi gradualmente nella nostra Vita, proprio quando siamo pronti.

Non prima, non dopo.

Vi auguro buon Plenilunio, sia la Luna guidata dalla Fiducia di Giove unita al coraggio di Marte e dalla Costanza di Saturno.

Un bacio!

Rossana

Immagine: programma Prometheus 1.5

eclisse, emozioni, Luna Piena, Movimenti celesti, Scorpione, visioni astrologiche

Luna piena in Scorpione: riflessioni Celesti

Cari Amici, la Luna Piena in Scorpione ha luogo il 16 maggio  2022 alle 6:14 sull’Asse Toro/Scorpione a 25°18′.

Questo Plenilunio è caratterizzato da una Eclisse lunare totale parzialmente visibile dall’Italia. Questa Eclisse fa parte di una famiglia, cosiddetto ciclo Saros, che ha avuto inizio nel 1427 e terminerà nel 2707. Viene sensibilizzata la terza decade dei Segni Fissi soprattutto (Toro/Scorpione/Leone/Aquario), in particolare viene sollecitato il grado 26 (tra 25 e 26), in cui Saturno in Aquario il 4 giugno inizierà la retrogradazione apparente, a seguito del ritorno di Mercurio al moto diretto del giorno prima. 

E proprio Saturno svetta in posizione altolocata nel Cielo di Plenilunio, pungolando i Luminari, come pure fanno anche Marte, Plutone (Signori della Luna in Scorpione) e Nettuno.

Si tratta di un Cielo a tinte ambivalenti ed è proprio da tali apparenti contrasti che si genera una certa dinamicità. Ivi coesistono due spinte inverse che, però, sono collaborative. Se da una parte abbiamo Mercurio che ha appena innestato la retromarcia e la Luna eclissata, a parlarci di un movimento prevalentemente interiorizzato, dall’altra parte Marte, nella sua relazione con i benefici Giove e Venere, spinge verso azioni precise, uno spostamento verso l’esterno di maggior istintualità e apertura del cuore.

In realtà ciò che accade è che, mentre si elaborano le ferite del passato, si crea nuovo spazio disponibile ed energia rinnovata. Saturno può metterci alla prova prevalentemente attraverso delle emozioni di apparente spiacevolezza che ci ricatapultano nei nostri inferi personali, dai quali magari eravamo certi di essere usciti. Tale rievocazione può essere semplicemente emotiva o proprio situazionale, portando nella nostra vita eventi o persone atte a portarci ad una elaborazione più profonda delle nostre vicissitudini antiche.

Poiché forse ci manca ancora una elaborazione totale oppure siamo pronti per vedere finalmente talune scomode verità. Versioni realistiche dei fatti che ci aiutano a riprendere contatto con figure importanti per noi, anche se disincarnate, quali i nostri genitori.

E’ di fondamentale importanza lasciar fluire le emozioni profonde che emergeranno, lasciarsi andare anche alla sacralità del pianto, energia potente che rappresenta lo scongelarsi di un blocco di ghiaccio interiore. Le lacrime rendono sacro un momento di celebrazione funebre interiore, l’elaborazione totale di un lutto, essendo anche  commozione di poter accogliere una versione delle cose diversa da ciò che abbiamo sempre pensato.

Alcune figure per noi fondamentali a volte trapassano presto, troppo presto, e prima di aver potuto condividere con noi una narrazione diretta degli accadimenti. E’ così che ci affezioniamo a ciò che abbiamo sempre creduto in base all’apparire delle cose e che nessuno attorno ha fatto in modo di svelare. Verità frammentarie e manipolate che nella loro falsità diventano raggelanti costruzioni interiori.

Questo Plenilunio rappresenta un momento di grande trasformazione che ha da avvenire nella propria camera di guarigione interiore riservata, lontano dal pubblico clamore delle meditazioni di gruppo, secondo me. E’ una possibilità di riconnessione al nostro percorso d’anima ed è proprio Saturno a scandire i modi, attraverso la rievocazione dei nostri mostri interiori.

Qualsiasi paura che crei paralisi e raggelamento è competenza di Saturno, sentimenti quali colpa e inadeguatezza che si palesano, recando un messaggio per il presente ma prendendo forma dalle ombre del passato.

E’ importante trovare il bandolo della matassa, trovarne l’origine per imparare a vedere le cose con maggior lucidità e distacco, doti che il principio di Saturno reca con sé. Ripercorrere le tappe fondanti del nostro passato, anche grazie all’ausilio di un terapeuta che ci accompagni alla loro rivisitazione, consente di scrivere una nuova narrazione del passato stesso che avviene con la maturata consapevolezza del presente. Voler vedere chiaro decostruisce ogni menzogna, dissolve ogni nebbia, interrompe cotali trasmissioni ai discendenti, mette fine alle fotocopie situazionali nel presente.

La Luna è attiva, governata da Marte e da lui sollecitata, per poter uscire dal dramma del ripetere dobbiamo fare i conti con il nostro passato ad un livello più profondo, dobbiamo contattare uno strato di cipolla interiore ancora intonso da precedenti introspezioni. Al contatto con noi stessi teniamo però presente che, qualsiasi emozione emerga, si tratta di uno stato temporaneo, un magma che si muove in ogni istante. Teniamolo ben presente, non rischiamo di cristallizzare un apparente dolore come abbiamo già fatto, ci sono dei dolori che sono costruttivi e servono a dis-integrarne altri più antichi. Poiché stiamo anche dis-integrando rifiuti ormai inutili.

Il Plenilunio coinvolge l’asse 6/12 Casa di questo Cielo, quello del Servizio ed in effetti sono già diversi mesi che parliamo di questo. Molte volte cerchiamo dei manuali di navigazione, qualche libretto di istruzioni, qualche corso, consulenza che ci dia delle risposte in merito alla direzione da prendere, quando ci sentiamo in tempesta a malapena galleggiamo sulla nostra zatterina personale.

E’ sempre il dis-orientamento a portare un ri-orientamento, ma quel che è certo è che nessuno può donarci la ricetta vincente e la risposta assoluta. Su questo si basano tutte le dipendenze ed è tempo di disgregazione delle stesse. Altresì è invece possibile farsi accompagnare da un terapeuta classico o da un astrologo o da un consulente olistico, a farsi le domande corrette che poi porteranno all’emersione delle risposte da dentro, vuoi attraverso intuizioni oppure attraverso il mondo onirico.

Il Servizio è in relazione col mettersi a disposizione, permettersi di rendersi canali di utilità collettiva. Incarnando ciò che siamo e portando con noi le nostre esperienze, inscritte nel campo aurico. Se abbiamo scelto una vita di Servizio dobbiamo avere la tempra del buon Servitore, forza e dignità e grande umiltà che, tuttavia non è sottomissione né disistima né sacrificio ed annullamento di sé, non è più richiesto.

Annullare sé stessi non porta benefici a nessuno, così come ritenersi depositari di chissà quali verità e intraprendere crociate di conversione.

Nel silenzio tutto si farà chiaro.

Chiediamo all’Universo di far luce su una questione che ci arreca pensiero, che ci tiene svegli ad arrovellarci o che abbiamo paura di non riuscire a superare, togliendoci dai piedi, staccando completamente la mente e le sue bislacche ipotesi.

Conoscendomi, una persona mi ha detto: “La peggior cosa che puoi fare è fare delle ipotesi, attieniti ai fatti”. Nulla di più vero. Impariamo anche a chiedere aiuto, sia alle Sfere Spirituali che alle anime incarnate che possono supportarci nel nostro processo di trasformazione.

A caccia dei giusti dubbi.

Quando scegliamo un terapeuta o un astrologo facciamoci questa domanda: “Questa persona può essere un valido generatore di dubbi?”. E’ solo dai dubbi che poi, dall’interno e mai da fuori, emergono le risposte giuste. Rinunciamo ad utilizzare ora e per sempre sterilità energetiche impaludanti quali critica, giudizio, lamentela, piuttosto sentiamoci in grado di sviluppare un sano discernimento, capacità di distinguere ciò che davvero vogliamo da ciò che è solo accontentare un altro, ad esempio. Smettiamola di fare discorsi lunghi, spiegazioni, smettiamola di giustificarci e scusarci per ogni minima cosa, che va a finire che ci giustifichiamo anche per la nostra esistenza a volte.

Allo stesso tempo impariamo a scusarci, qualora avessimo commesso un errore di valutazione, avessimo emesso un affrettato giudizio troppo basato su ingannatorie apparenze. Andiamo a caccia di autoinganni, tutti ce la raccontiamo in qualche modo e in qualche specifica area della nostra vita, tutti siamo più forti in taluni contesti piuttosto che in altri.

Questo Cielo esprime anche energie fortemente separative, il coraggio di un taglio scomodo oggi può creare veramente la differenza in una vita, un sano intermezzo tra ieri e domani. 

E’ un Cielo che ci separa dal “male”, da tutti quei compromessi, luoghi comuni, parole che abbiamo accettato per paura di sentirci degni di Amore e responsabili di nutrire il mondo dello stesso, allargandolo a macchia d’olio. Per paura di esprimere noi stessi nella nostra identità autentica abbiamo accettato visioni di altri a dettare chi noi siamo o dovremmo essere. Mentre siamo esseri tutti diversi e tutti con pari Diritto Divino di esistenza, eppure tutti abbiamo accettato diverse declinazioni di sudditanza per rimanere nella zona comoda della dipendenza, della delega, senza renderci conto che ci siamo percepiti come schiavi.

Cosa è dunque il “male” in termini astrologici? Cosa è menzogna? E’ l’energia del pregiudizio/paura di cui sono stati colorati nei millenni taluni principi planetari, per trattenere le persone nella paura. Una Disciplina sacrale e spirituale, al Servizio dell’evoluzione globale trattata con pregiudizio e scherno, questo è stato il “male”, un crimine nei confronti del Genere Umano. 

Bisogna tornare alla purezza dei principi planetari, purificando la Terra da quelle credenze che impediscono alle persone di radicare su Terra il proprio Orticello Celeste, poiché hanno paura di Saturno, di Plutone ecc.

Distinguiamo le cose, questo è un Cielo che ci invita ad un ritorno importante all’energia dell’innocenza. Ma rompendo lo schema duale, dove per arrivare all’innocenza abbiamo avuto sempre bisogno di sperimentare la colpa, attraendo situazioni punitive ed espiatorie. Non vi è più bisogno di questo, non è richiesto più di sperimentare le vibrazioni più “basse” per risalire, è sufficiente permettere che avvenga in noi una spontanea trasformazione nell’Amore di noi stessi, poiché tutti meritiamo Amore, e ripeto, per Diritto Divino di esistenza è così.

Innocenza e purezza, accogliamo le vibrazioni dei pianeti nella loro forma più pura per portarli proprio qui, nel nostro quotidiano vivere, liberiamoli da tutti quei pregiudizi/credenze/paure considerandoli niente più che Forze, prive di polarità, che agiscono in noi al fine di riportarci ad uno stato naturale dell’essere, quello di connessione spontanea al Cielo.

Buon Plenilunio di raccoglimento e smaltimento rifiuti.

Ross 

Luna, Luna Piena, visioni astrologiche

Luna piena in Leone: riflessioni Celesti

Cari Amici, la Luna Piena in Leone ha luogo il 16 febbraio 2022 alle 17:56 sull’Asse Leone/Aquario a 27°59′. 

Nel pomeriggio dello stesso giorno, zodiacalmente, avviene la congiunzione tra Marte e Venere a 16°53′ del Capricorno. La congiunzione, in virtù dell’ampia latitudine settentrionale di Venere, non è così intensa come sembra, comunque zodiacalmente c’è e gli antichi Astrologi definivano questa condizione “Apertura delle Porte”. Cioè la condizione in cui entrano in aspetto Pianeti che governano Segni opposti, foriera di una dinamizzazione delle energie. In affiancamento alla naturale dinamicità di cui ogni Plenilunio è portatore, Luna alla massima attività, alla massima Luce. Marte è in una condizione di moto insolita, più veloce di Venere che da poco è tornata al moto diretto.

Saturno ha ancora molta forza, nondimeno Giove si applica al sestile con Urano, mentre Saturno stesso entra in relazione per declinazione con Venere e con la Luna, partecipando al Plenilunio anche per la sua congiunzione separante al Sole ed il governo sugli Astri che governano le passioni: Marte e Venere, appunto.

Si punta ad un equilibrio tra varie istanze interiori in un costante pendolarismo interiore tra passione e moderazione. Sembrano moti inconciliabili, l’uno esprime il fuoco interiore e l’altro l’esigenza di togliere quella carica emozionale eccessiva e giungere ad un equilibrio. E’ proprio il lavoro che svolgono Sole e Saturno, Pianeti dispositori dei Luminari ed ulteriormente in relazione per congiunzione.

Saturno sembra spegnere, creare penombra, ritiro, ed il bisogno di stare ritirati è paritetico a quello di stare assieme agli altri. L’Uomo ha bisogno di privacy così come di socialità, nessuno nasce per stare da solo ma ha anche bisogno di solitudine per ritrovare sé stesso ed essere davvero in grado di stare con gli altri. 

E’ solo dentro di noi che si crea l’unione tra gli opposti, quando ci sentiamo tirare in direzioni apparentemente opposte abbiamo bisogno di ritornare a noi, in noi. E spesso ci sentiamo dire “Ritorna in te!”. Perché il più grande lavoro che stiamo compiendo in questo tempo è quello di unificare, creare uno spazio coeso tra tutte le nostre polarità interiori. Per non manifestare divisioni esterne abbiamo da unire dentro. 

Ciò significa rendersi conto che noi possiamo essere ogni cosa ed il suo contrario apparente. Appassionati ed equilibrati, innamorati e lucidi, leggeri e coerenti, da tempo ormai stiamo imparando a unire. Non esistono limiti basati sul comune pensiero per i quali “se cambi idea sei incoerente, se ti innamori perdi la testa, se sei bravo in italiano non lo sei in matematica…”. 

E via discorrendo, non so se vi rendete conto che è tempo di porre fine a tutte queste limitazioni, in primis di pensiero. Le gabbie mentali hanno da diventare luoghi rasi al suolo, luoghi di spazio rinnovato in cui limite non vi sia, in cui possiamo essere ogni cosa.

Quindi ci toglieremo anche dal bisogno di polarizzarci, di scegliere, quasi come ci fosse stato presentato un book e avessimo dovuto scegliere quale modello essere e con quali caratteristiche. Ora non abbiamo più bisogno di scegliere ma di operare una unione tra gli opposti apparenti, creando espansione e non sensazione di rinuncia.

Abbiamo dunque molto da imparare riguardo alla nuova versione espansa di noi stessi, dove limiti non ce ne sono, dove non abbiamo più bisogno di pensare di perdere qualcosa ogni volta che dobbiamo scegliere.

Prendere delle decisioni sarà più semplice se ci ascoltiamo e non ascoltiamo altri. Partiamo poi dal presupposto che ogni scelta che andiamo a compiere sia proprio quella giusta anche nell’apparente errore.

Perché duolersi di scelte errate? Io l’ho fatto per molti anni, rammaricandomi di non essere stata capace di fare di meglio. Eppure in quell’apparente peggio si celava il mio meglio attuale, riflettevo in questi giorni su questo fatto. A volte pensiamo di aver sbagliato solo perché ci vogliono poi molti anni per comprendere la nostra scelta ed il principio di giustezza animica che ivi si celava.

Stavamo semplicemente spuntando la lista della spesa animica, quella che passo per passo ci avrebbe condotti fin qui. Abbiamo dunque occasione di integrare la consapevolezza che qualsiasi scelta è stata comunque corretta e che, qualsiasi altra scelta futura lo sarà.

Perché dunque avere paura di prendere una posizione? Tolta la paura di sbagliare cosa temiamo? 

Accogliamo dunque il principio di Saturno, metabolizzando le esperienze del nostro passato proprio attraverso questa chiave di lettura sintetica, una sintesi della cronologia degli avvenimenti, passaggio dopo passaggio.

Minor reattività, maggior consapevolezza = tempo = Saturno

E’ certamente un impegno che prendiamo con noi stessi, ma impariamo così a gestire le nostre emozioni in maniera più consapevole, accettando di rimanere con esse, è l’unico modo per togliere le cariche emotive in eccesso che portano squilibri.

Allo stesso tempo, quando siamo in una fase risolutiva totale, quando la lista della spesa animica volge al completamento e ci apprestiamo a riscuotere il nostro premio in gioia di vivere, possono ancora emergere piccoli codazzi, strascichi di emozioni spiacevoli che, se da un lato esprimono delle piccole resistenze, da un altro la difficoltà che abbiamo a staccarci da esse.

Abbiamo da essere onesti al massimo con noi stessi, accettando che quando ci infiammiamo nel cuore viene toccata una memoria profonda. Scrutiamo nel profondo, osserviamo la memoria che viene toccata in quel momento di reazione, sarà di certo qualcosa di lunare, profondo ed irrazionale, perciò di difficile identificazione.

E non illudiamoci di poter utilizzare solo la mente razionale, però possiamo esprimere l’intenzione di prendere questa direzione. Quella di imparare a incanalare nella consapevolezza quanto sta (davvero) accadendo, il che non significa sempre e comunque responsabilizzarsi per tutto. Abbiamo da imparare un quieto ed equilibrato, certosino processo di redistribuzione delle responsabilità, anche questa è un’arte da sviluppare.

Possiamo prenderci la nostra quota, ciò non toglie che altri abbiano la loro e non è nostro compito caricarcene, ritenendo altri dei bambini. Siamo arroganti a volte, pensiamo che tutto il mondo giri attorno a noi, se non ci fossimo noi…

Un sano distacco e distanza può aiutare molto di più rispetto all’appiccicarsi ed insistere o togliere costantemente le castagne dal fuoco agli altri per dimostrare di essere più capaci.

La creazione di uno spazio terzo dove entrambe le energie possano esprimere una terza energia che è maggiore del prodotto delle due polarità è qualcosa di caro anche agli antichi Astrologi che ben sapevano cosa rappresentasse davvero una relazione tra Pianeti. Ed erano ben consci di non limitarsi ad osservare le relazioni zodiacali su un piano bidimensionale, ma di operare con un Cielo a tre dimensioni e quindi guardare anche le relazioni per declinazione e quelle che si formano sul piano delle Case, “in mundo”.

Ah…naturalmente non dimentichiamo che il fendente di Marte ci serve per operare una netta linea di demarcazione tra noi ed il passato, tra noi e la vecchia versione di noi stessi soprattutto. E quando quella vecchia versione torna a farci visita, capolino attraverso l’emersione improvvisa di tristezza, dispiacere, spiacevolezza, congediamoci da essa consapevoli che non siamo tornati indietro, è una parte di noi che non può venire avanti con noi e che dobbiamo salutare per sempre.

Io l’ho provata nei giorni scorsi, animata da Marte sono stata piuttosto tranciante, non ho dato spazio più che per qualche ora ad un certo stato d’animo. Forse avrei potuto congedarmi da esso in modo più gentile ma sentivo che dovevo essere decisa, ora no! Basta! Il giorno dopo tale tristezza si era ritirata in buon ordine, sentivo di non dover/poter indugiare, eliminare presto e bene e con gran forza di volontà. Dire addio a noi stessi per sbocciare di nuova vita a volte può creare qualche dispiacere. Necessario, per il più breve tempo possibile però, non diamo spazio energetico.

Piano piano, con estrema gradualità, Saturno lascerà nei giorni a seguire il dominio sul Sole che passerà al Domicilio di Giove. 

Ogni esperienza volge alla nostra evoluzione ma, per l’appunto, ognuno di noi ha un proprio percorso. Ce ne dimentichiamo quando siamo figli, genitori, crediamo di agire per il bene della famiglia. La famiglia…una entità indefinita di tipo gruppale abbastanza chiuso qui su Terra. Auspico la venuta del giorno che vedo…giorno in cui tutti saremo figli di tutti, le famiglie vischiose, appiccicose e castranti non esisteranno più, i poveri Antenati saranno finalmente liberati da tutte queste apparenti ripetizioni nel loro nome (e quindi da tutte queste proiezioni di responsabilità manipolanti su di essi). Che bello sarebbe se potessimo riconoscere nella mamma di un nostro amico lo stesso amore che ci anima per la nostra mamma, se in ogni figlio riconoscessimo nostro figlio e la nostra parte figlia. Comunità sociali di tipo espanso, questo vedo e non troppo in là. Libertà dai vincoli che impediscono di crescere e trattengono in uno stato di eterna infanzia. 

Andiamo verso un nuovo Mondo in cui la parola limite non esiste, solo la parola possibilità, tutto aperto, tutto possibile.

Buon Plenilunio

Immagine: Sponchia Pixabay

Luna Piena, Movimenti celesti, visioni astrologiche

Luna Piena in Cancro: riflessioni Celesti

Cari Amici, la Luna Piena in Cancro ha luogo il 18 gennaio 2022 alle 00:48 sull’Asse Cancro/Capricorno a 27°50′. 

Nel Cielo, domificato per Trieste, l’Asse coinvolto è il settore 3/9, i Nodi lunari si apprestano a uscire dall’Asse Gemelli/Sagittario per entrare a breve nell’Asse Toro/Scorpione. Urano è stazionario diretto, inverte il moto alle 16:26, dopo un periodo di retrogradazione che partiva dal 20 agosto 2021. C’è inoltre la partecipazione di Marte alla Sizigia plenilunica, in virtù di una relazione per declinazione di antiparallelo stretto con la Luna.

Saturno è ritornato alla medesima posizione in cui si trovava il 23 maggio 2021, a inizio retrogradazione, esce quindi dalla zona d’ombra. Governa il Sole, Mercurio, Venere, Plutone.

Si lavora sempre sulla rottura di alcune forme pensiero che poi trasportiamo nelle relazioni, di antica memoria famigliare, serpeggianti dentro di noi, più o meno consapevolmente. 

Sugli attaccamenti e sulle attribuzioni di ruolo. Focus di lavoro va al tema delle simbiosi famigliari, cosa significa davvero amarsi in una famiglia? Il contributo sostanzioso dei malefici (Marte e Saturno) rispetto ai Luminari (Sole e Luna) fa pensare alla distruzione di alcuni modelli di attaccamento limitativo quando non addirittura nocivo.

L’Essere Umano cerca appartenenza e spesso questo comporta degli adattamenti poco salubri. Voglio mantenere una visione molto concreta e attuale proprio osservando ciò che sta accadendo a molte persone in questo momento storico sociale.

Ognuno di noi sta facendo delle scelte ben precise che, lungi dal limitarsi al “mi vaccino o non mi vaccino” (pura punta dell’iceberg), coinvolgono profondamente la nostra parte spirituale. Ogni anima sceglie in base a ciò che sente corretto.

Ma nelle famiglie, non certamente a caso, ci si può trovare su posizioni diverse. Da un lato abbiamo da imparare ad accettare che le nostre persone care (figli e genitori in primis) non sono una nostra proprietà, sono persone, anime con le quali ci siamo ritrovati a ripercorrere un sentiero nuovo in questa incarnazione. Con una redistribuzione di compiti, sulla base di Amore. Dall’altra parte abbiamo da imparare a sciogliere le vischiosità affettive, soffocanti legacci che fortunatamente crollano quando comprendiamo che gli altri non sono tenuti a fare quello che noi ci aspetteremmo ed è certamente arrogante anche solo pensarlo.

Sulla base di queste prime con-sider-azioni non cadiamo nel tranello dell’apparenza, portiamo attenzione al sentimento di Amore che ci unisce a queste persone. L’Amore rende liberi, non soffoca, non forza, non convince. Anche nei confronti dei figli, soprattutto se adulti e protesi alla loro esperienza incarnativa, impariamo a lasciarli liberi di scegliere, decidere, ma rimaniamo silenti accompagnatori dietro a loro, inviando quella luce e quelle bene-dizioni che accompagnano nel loro percorso.

A livello collettivo stiamo certamente tutti lavorando sull’Archetipo del padre. Qui si apre un mondo delicato poiché molte sono le proiezioni del padre e, dipendentemente dall’immagine interiore che ne abbiamo, l’esterno sarà fedele specchio.

Quale immagine abbiamo del Padre Celeste? Parte tutto da lì. Grandezza, amorevolezza, misericordia, Amore? Per osmosi, siamo creature spirituali a Sua immagine e somiglianza. Perché allora sentirci piccoli, separati ed impotenti e specchiare questi sentimenti nel padre, partner, titolare, amico, e udite udite governante di turno?

Alcune persone fanno ancora fatica a con-sider-agire (agire assieme alle Stelle). Lo Stato non è affatto un “buon padre” (a tal proposito ricordo che Saturno divorava i suoi figli, al di fuori di Giove) e, soprattutto, nessuna imposizione può portare amore né tanto meno libertà. 

Distruggiamo per favore quel mantra terribile che si sente spesso farneticare “lo faccio per il tuo bene”. Quale bene? Il mio o il tuo? Solo la nostra anima sa profondamente quale è il nostro bene. Ed è ora di finirla di giudicare, separare le persone che non la pensano come noi poiché a livello spirituale tutto ha un perfetto equilibrio che dal nostro punto di osservazione può non essere così comprensibile. Come nessuna evoluzione deriva dal lamentarsi di qualunque cosa e dalla delega perenne di responsabilità sempre a qualcosa o qualcuno all’esterno, svegliamoci vi prego e riprendiamo il potere personale e l’integrità di cui per diritto divino di nascita siamo portatori.

Tornando alla questione sanitaria che è di primo piano attuale, io non sono un medico (o almeno non ho scelto in questa vita una professione di questo tipo), ma quello che so è che ogni sistema immunitario è perfettamente in grado di autoguarirsi e di attraversare ciò che gli serve. 

Io ho Fede, incrollabile e irremovibile Fede.

Ciò che so con certezza è che ogni anima è sul corretto percorso, proprio dove deve essere perché lo ha scelto. Aprendo il fronte al discorso lavoro, puntando sul contributo di Saturno, pian pianino ciò che sta accadendo è che si sta distruggendo un sistema lavorativo a cui l’essere umano ha dato spazio per troppo tempo. 

Sistema che ha accettato per continuare a mantenere in vita la memoria dello schiavo, suscettibile di essere manipolato e sfruttato, e non certo solo come vittima. Alcune persone preferiscono delegare a una autorità esterna mal gestita il loro prigioniero interiore. Il detenuto dell’anima. Temono la loro grandezza, temono la vita che è sempre coraggio in ogni sua manifestazione. 

E si sentono vittime di un titolare arrogante, sfruttatore, che non paga gli stipendi ecc. Interessante è osservare che le categorie più colpite dalle restrizioni sono proprio quelle che lavorano al servizio dell’ istituzione Stato, “posto statale=posto sicuro”. Quale assurda e tremenda equazione. 

Di quelle persone ben poche lavoravano volentieri al servizio dello Stato, la maggioranza lo faceva per paura di perdere uno stipendio fisso e tutta una serie di apparenti benefici che erano più facili schiavizzandosi (ferie, malattie e maternità prolungate ecc.).

Eh già, Servizio e schiavitù sono due energie molto diverse, ricordiamolo sempre.

Benedico più che mai ciò che ho vissuto negli anni passati quando, in tempi non sospetti, mi ritrovai nella selva oscura che la diritta via era smarrita, come direbbe Dante. E fu proprio allora che la ritrovai. 

Perché forse la mia esperienza può servire a qualcuno per uscire una volta per tutte da paure legate alla sopravvivenza. Anni addietro ho attraversato nell’arco di due anni due licenziamenti in tronco e un intervento chirurgico che mi ha tenuto a casa un mese. Tutto bene, ovviamente, ma ad un certo punto della mia vita ho avuto paura e certamente altra alternativa non mi dava il mio Essere se non quella di affrontare questa montagna di paura paralizzante. Piccozza alla mano dovevo intaccare quella cosa che a me sembrava gigantesca. 

Il percorso, a tratti impervio, brullo e sassoso prevedeva una sola Via: quella della Fiducia. In una fase iniziale prevalse la paura, poi mano a mano che il percorso procedeva mi rendevo conto che mai bene-dizione più grande potevo ricevere. Non vidi subito il risultato, il quadro, all’inizio potevo scorgere piccoli sprazzi, come quando si guida nella nebbia e poi appare il paesaggio. Mi sono fidata. Non ho mollato mai. Sono arrivati a volte degli aiuti passeggeri, piccoli percorsi importantissimi che duravano qualche mese. Tante sperimentazioni, passaggi luminosi che mi aiutavano a riprendere fiducia nei momenti di crisi.

Ne ho attraversati molti ma questo ha forgiato ancor di più la mia tempra spirituale e, ad oggi, ciò che desidero fare è aiutare anche altre persone a forgiare la propria armatura dello spirito. Resilienza, tenacia spirituale, in questo momento storico ci vuole questo, e fiducia nei mondi spirituali, chiedere aiuto ad Essi. 

Ma non in modalità preghierina come ci hanno insegnato al catechismo da bambini, non delegando ad altri nulla, ma sapendo che tutti noi abbiamo diretto accesso al contatto con i Mondi Spirituali, attraverso il nostro Essere infinito, saggia Creatura che pulsa dentro di noi. Dentro ognuno di noi, non fuori. Non possiamo far riferimento all’esterno. 

Inutile continuare in questa saga di lamenti continui per colpevolizzare sempre qualcuno, prendiamo in mano la responsabilità delle nostre vite con coraggio, questa ha da essere la direzione. Bisogna svegliarsi, direbbe  Marte, e presto. Senza fronzoli né agonizzanti tentativi di mantenere in vita un sistema schiavizzante che sta morendo e deve morire. 

Pensate ad un mondo nuovo, dove la schiavitù non esiste perché nessuno di noi lo mantiene più in vita dentro di sé. Dove nessuno ha paura di niente, dove nessuno deve lavorare ma se lavora, lo fa per scelta e attraverso il proprio Essere spontaneo. Dove l’energia denaro fluisce in modo diverso, dove ci sono forme di scambio solidale. Dove le relazioni sono nutrite dalla reciproca libertà di Essere, dove diventiamo adulti dentro di noi, dove non cerchiamo più mamma e papà e non recriminiamo più su nulla. Dove abbiamo anche distrutto completamente il bisogno di ripetere esperienze poco edificanti, dove abbiamo abbandonato questa storia delle lealtà famigliari e questi benedetti Antenati sono liberi da questi legami vischiosi. Dove sappiamo dire grazie, scusa, ti amo in modo spontaneo. 

Abbiamo molto su cui lavorare come esseri umani, sono qua per aiutare l’evoluzione e la creazione di un paradigma sociale nutriente. Sono qua per aiutare chi cammina tra le macerie per farlo sentire a suo agio con il nuovo spazio resosi disponibile, superando i rimpianti per ciò che apparentemente è perso ma in sostanza è guadagnato.

Possiamo imparare a vedere ciò che si va distruggendo come possibilità generativa di uno spazio nuovo? Facciamo un girotondo insieme? Benedetto sia il mio Marte di nascita, nel Segno del Cancro, all’ultimo grado, colui che scruta l’orizzonte in una zona di margine, colui che accoglie le persone ai margini, colui che sta ai margini. 

Forse i miei pensieri arriveranno forti ai vostri occhi, spero risuonino forti nei vostri impavidi cuori, per distruggere anche solo 1% di memoria dello schiavo interiore. Per lasciar morire ciò che deve esaurirsi, per concludere ciò che ha da concludersi e distruggere ogni punto di vista anche su voi stessi/noi stessi, questo è il mio Servizio all’Umanità.

Servizio, giova ripeterlo più volte, non è e non sarà mai schiavitù.

Liberiamo le paure, abbiamo il coraggio di tanti cuori pulsanti che dicono di no e affranchiamoci anche nelle nostre relazioni da chi vorrebbe che noi fossimo, facessimo…ecc….e dice di farlo per il nostro bene.

Solo noi, nel profondo di noi stessi, abbiamo da connetterci con ciò che abbiamo scelto prima di nascere, quello e solo quello è il nostro bene, tutto il resto sono chiacchiere.

Nessuno è costretto a nulla se non lo permette egli stesso. E, una volta compreso questo, si può dire di no.

Vi bacio tutti, vi abbraccio per il vostro affetto, in alto i cuori! 

Buon Plenilunio

Rossana

Immagine: Artie_Navarre Pixabay

Giove, Movimenti celesti, visioni astrologiche

Bentornato a casa Giove

Attendiamo come bambini impazienti il ritorno a casa di Giove, il 29 dicembre 2021 alle 5:10, nel Segno dei Pesci, Domicilio notturno del Pianeta. I Pesci sono anche il Segno dell’Esaltazione di Venere (che si sta muovendo in moto retrogrado in Capricorno) e dell’Esilio di Mercurio (che proprio lo stesso giorno 29 entrerà nella zona d’ombra di retrogradazione a 24°22’ del Capricorno).

Prima di poter insieme valutare eventuali effetti di Giove, dobbiamo fare un passetto indietro per collegarci ad un momento Celeste precedente, quando Giove si è fatto timidamente annusare facendo un temporaneo capolino in Pesci dal 14 maggio al 28 luglio 2021.

E ancor più indietro possiamo tornare con la mente all’ultimo Viaggio di Giove in Pesci tra il 18 gennaio 2010 e il 6 giugno 2010 e tra il 9 settembre 2010 ed il 22 gennaio 2011.

Cosa stava accadendo nelle nostre vite in quel Tempo? È possibile vi sia l’apertura di un nuovo ciclo su tali tematiche.

Cosa desidera comunicarci il momento dell’ingresso di Giove nel suo Domicilio?

L’ingresso di Giove in Pesci il 14 maggio avveniva con la Luna in Gemelli congiunta a Mercurio che si trovava appunto nel suo Domicilio in Gemelli, così pure Venere era nel Domicilio di Mercurio. Luna e Mercurio avevano appena superato l’incontro con Saturno che, tuttavia, svettava come Maestro dell’Ascendente, Marte si trovava nel Segno del Cancro e, per moto diurno, era appena tramontato. Il Sole si trovava a 23° del Toro, sotto l’egida di Venere. Si dava risalto alla necessità di riacquisire contatto con la dimensione della leggerezza, della spensieratezza, e per Sincronicità, anche in quel Tempo, il giorno dopo l’ingresso di Giove nei Pesci Mercurio entrava nella sua zona d’ombra di retrogradazione.

Giove allora iniziava a spingere per trasportarci verso il contatto con il nostro Maestro interiore, dando maggior valore all’aspetto spirituale ed emozionale delle nostre vite, all’ascolto delle nostre intuizioni e a perseguire la Via che ognuno sente. Esortava tutti noi ad allenare il muscolo spirituale della Fede, alleggerendoci di alcuni fardelli che non ci riguardano, comprendendo che spesse volte muri e recinzioni sono dentro di noi prima che fuori. C’era bisogno di muoversi, comunicare, riprendere a vedersi in presenza dopo le lunghe restrizioni invernali di Saturno.

Il Cielo di ingresso di Giove in Pesci attuale invece sembra essere più austero e perentorio, la Luna in Scorpione accompagna e annuncia questo ingresso. La Luna nel Domicilio di Marte che si trova pronto per sorgere per moto diurno alle 5:50, in Sagittario, Domicilio Diurno di Giove. Mercurio abbraccia Venere retrograda a 24° del Capricorno, nel Domicilio di Saturno e anche il Sole si trova in Capricorno. Marte e Saturno formano un sestile zodiacale e tra essi si racchiudono Sole, Mercurio, Venere e Plutone, tutti assieme.

L’influsso di Saturno è ancora molto forte e dobbiamo prenderne atto, così annuncia la Luna che, separandosi dal trigono con Giove, si applica al sestile col Sole e, successivamente al quadrato con Saturno.

Certamente siamo molto provati da questi ultimi anni ma dobbiamo prendere atto anche di tutti i progressi spirituali che abbiamo avuto occasione di fare. Giove ci esorta a sollevare lo sguardo, ampliare la visione ed avere compassione delle nostre fragilità umane. Siamo sempre noi a scegliere come poter incanalare le energie di questi anni, certamente tutti noi abbiamo avuto delle chiusure trancianti di alcuni percorsi amicali, lavorativi o famigliari.

Ma proviamo per un attimo a tornare a due anni fa…davvero il nostro lavoro era allineato col nostro Essere infinito? Veramente le nostre amicizie erano vere amicizie? Facciamo una seria mercuriale disamina introspettiva approfittando della vicinanza tra Plutone e Mercurio.

Giove nel Segno in cui Venere si esalta ci invita ad una maggior capacità di lasciare indietro ciò che rallenta il nostro Percorso di evoluzione, priorità assoluta nelle nostre vite.

Cosa è essenziale?

A questa domanda risponde certamente Saturno, Maestro di Semplicità. Giove di ritorno a casa sua certamente potrà aiutarci nella Comprensione, nello scorrere del Flusso Vitale, per entrare in una Umana fase molto più centrata e concentrata sulle giuste Priorità. Potremo navigare nelle nostre acque emozionali più facilmente. Dovremo però fare attenzione a non utilizzare mai la Spiritualità come fuga dalla materia e dalla realtà apparente in cui viviamo, sebbene ognuno di noi crei la propria realtà, e la filtri attraverso i propri occhiali interiori.

Dobbiamo essere presenti qui e adesso, le Discipline Spirituali ci devono aiutare a migliorare la qualità della nostra vita, a connetterci col nostro Maestro interiore. Nella fioritura delle possibilità dei percorsi da intraprendere tipica di questo Tempo restiamo sempre vigili, attenti, abbiamo discernimento rispetto a cosa e chi seguiamo, accediamo alla Conoscenza con l’umiltà del curioso ricercatore e ascoltiamoci tanto, perché nessuno potrà mai fare la nostra Strada. E tuttavia, per alcuni tratti, qualcuno che ha percorso una Strada simile prima (simile e mai uguale) può affiancarci. Alcuni tratti si percorrono in necessaria solitudine, altri tratti invece si percorrono più facilmente ed agevolmente con altri, l’importante è anche comprendere che la nostra evoluzione spirituale si snoda attraverso vari passaggi, in eterno mutamento e divenire.

Impariamo anche a non aggrapparci a niente e nessuno, impariamo a chiedere, a ringraziare delle piccole cose, a vivere in modo spirituale qui sulla Terra. Non è necessario astrarsi dal mondo per andare a meditare in solitudine sulle vette delle montagne, ci accorgeremo che i grandi Maestri spirituali si vestono di abiti semplici e sono tra di noi. Le Anime Guida attuali fanno la spesa, meditano mentre lavano i piatti, pagano le bollette e incarnano il senso del Possibile attraverso il proprio Essere, la propria Vita, inneggiando alla sua Sacralità.

Possiamo trovare tracce di Sacralità in ogni dove, ma se siamo concentrati sulla frustrazione e la rabbia, sul senso di impotenza, scegliamo di volgere il nostro sguardo alla mancanza e ci sentiamo manchevoli e inadeguati. Spetta a noi fare uno sforzo per volgere lo sguardo nella giusta Direzionee, nel Tempo di Giove nell’ultimo Segno dello Zodiaco, stiamo concludendo delle tappe spirituali importanti che, all’ingresso di Giove in Ariete, potranno dare effetti più evidenti.

A tal proposito, Giove farà un passaggio in Ariete in primavera, dal 11 maggio 2022 al 28 ottobre 2022. Tornerà poi in Pesci il 28 ottobre 2022 fino al 20 dicembre 2022, la sua permanenza nel Segno dei Pesci quindi è relativamente breve. Avremo occasione di parlare in futuro di questi successivi Celesti movimenti. Possiamo così imparare ad assaporare tutti i Passaggi per i quali i Pianeti di forniscono Sacro Accompagnamento, senza rimpiangere il passato, senza farci illusorie e fuorvianti aspettative per il futuro. Il tema delle illusioni è un punto importante su cui fare attenzione nel Tempo in cui Giove sarà in Pesci, in particolar modo ad aprile quando andrà a congiungersi a Nettuno che assieme a lui governa i Pesci ed il Sagittario.

Nessuno può salvarci (Maestri, Guru, Alieni in astronave ecc.) e noi non possiamo salvare nessuno, non possiamo cambiare le altre persone e altri non possono cambiare noi, sarebbe arrogante pensarlo. Possiamo però essere fiduciosi nel Percorso della nostra anima che ha scelto questa incarnazione per acquisire e riportare alla Luce ulteriori Spirituali Abilità. Possiamo imparare ad amare in modo sempre più genuino e disinteressato, a fare dei doni senza aspettarci nulla in cambio. Anche il tema delle aspettative, infatti, emergerà alla ribalta con urgenza proprio per essere scardinato del tutto. Potremo avere occasione di vedere con grande evidenza le nostre personali emergenze Spirituali, i punti su cui ancora abbiamo da migliorare.

Nelle ore successive all’ingresso di Giove in Pesci la Luna in Scorpione, nel Domicilio diurno di Marte, formerà una quadratura con Saturno, alleatosi con Marte, e una opposizione con Urano in Toro. Alcune tensioni sono ancora evidenti e Saturno governa comunque Sole, Mercurio e Venere. Giove sicuramente si libera dal dominio di Saturno e può prodigarsi meglio, possiamo percepire i nostri Sensi Spirituali con maggior chiarezza, alcune direzioni potranno manifestarsi ma solo se allineate al nostro Progetto/Percorso di evoluzione.

Per quanto riguarda alcune indicazioni più pratiche, facciamo attenzione a non esagerare con i farmaci, è anche un Tempo di purificazione e disintossicazione del corpo fisico, stiamo attenti alla nostra alimentazione, portiamo più leggerezza in maniera da non impegnare il nostro fegato (in Astrologia rappresentato dal connubio Giove/Venere) in funamboliche prestazioni e smaltimento rifiuti pesanti. Facciamo moderato uso o eliminiamo se possibile le sostanze tossiche che creano dipendenza come fumo o droghe, cerchiamo di togliere farmaci per sonno, depressione, ansia, bevande alcoliche. Il nostro corpo fisico ha delle enormi capacità di autoguarigione, utilizziamo la Medicina omeopatica, spagyrica, gli estratti delle piante. Scegliamo con cura le persone a cui chiediamo supporto per la nostra salute, fisica ed emotiva, utilizziamo sanamente Astrologia e altre Spirituali Discipline come Bussole di Percorso.

E, fattore decisivamente importante, scegliamo frequentazioni di persone con cui stare bene, in Autenticità e Amore.

Si tratta di piccole indicazioni generiche, Giove toccherà poi per ognuno di noi alcuni punti del Tema e da lì potremo anche personalizzarne i contenuti unendo tali informazioni a quelle che ci derivano anche dalla sinergia tra diverse tecniche.

Un abbraccio!

Rossana

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Luna Piena in Toro: riflessioni Celesti

Cari Amici, la Luna Piena in Toro, in Eclisse penumbrale parzialmente visibile dall’Italia, ha luogo il 19 novembre alle 9:57 sull’Asse Toro/Scorpione a 27°14′, nel Cielo domificato per Trieste.

Saturno, Maestro dell’Ascendente di questo Cielo, partecipa attivamente attraverso un aspetto preciso per declinazione con i Luminari. 

La Luna, nel Domicilio e Triplicità di Venere e Signora del Discendente, nel Toro ha la sua Esaltazione. La Luna dunque familiarizza con Venere che, come Giove, si trova nel Domicilio di Saturno.

Venere forma un trigono zodiacale con Urano, sollecitato da Marte, pur se da una opposizione in separazione. Marte è in parallelo di declinazione con Mercurio che forma un quadrato nel mondo preciso con Saturno e si configura all’Ascendente. Mercurio, Maestro del Nodo evolutivo a cui la Luna si applicherà entrando in Gemelli nelle ore successive.

Questo è un Cielo a tinte apparentemente divergenti. Da un lato Saturno baderebbe a cristallizzare e cementificare eventuali antiche muraglie interiori che ormai perseguono una inevitabile via di crollo, dall’altro l’opposizione Marte/Urano innesca delle micro bombe a orologeria che sembrano scoppiare in maniera inattesa al fine di generare spazio nuovo.

Ogni tentativo di avvicinarci alle nostre crepe interiori come solerti operai con stucco alla mano per tentare di conservare l’impossibile sempiterna immagine di noi stessi fallisce. Marte e Urano, poco distanti, se la ridono, coinvolgendo anche Mercurio, abile urlatore di rinnovamento. 

Sembra proprio che ci si debba congedare da una obsoleta immagine di noi stessi. Saturno raggela e congela, irrigidisce muri polarizzanti che vanno distrutti per offrirci la possibilità e darci il permesso di generare nuovi spazi interiori. Se non erigiamo muri a separarci, mai ci sbatteremo contro.

Negli aperti spazi non urteremo vecchi modi di essere, ci perdoneremo per essere così smarriti, volgeremo la punta del naso all’insù per suggellare l’unica alleanza possibile, quella con il Cielo. Sospinti da questo Alleato, ci sentiamo guidati ed accompagnati a generare ulteriori spazi di Fiducia, avvolgenti oasi protettive dove sentirci al sicuro.

Poiché vi è una gran differenza tra muro e confine. Come pure tra unire e fondere.

Un confine è sano, un muro invece osteggia la vista. Più alti sono i nostri muri interiori e meno riusciamo a comprendere il punto di vista dell’altro e l’altro con noi. Da cotale polarizzante posizione si ode in lontananza senza ascoltare l’interlocutore, senza vederlo. Pensando a difendersi e nulla più. Considerando l’altra persona un invasore in attacco, vedendo solo un io che deve sopravvivere difendendosi da un te.

Ma ecco apparire Marte, l’artificiere per eccellenza, ad innescare in complicità a Urano le inattese cariche emotive, le ferite che si palesano per essere trasformate in un collettivo fertilizzante. Marte, più baldanzoso del solito, perché il giorno dopo, in quel di Trieste fa levata eliaca, liberandosi dai raggi di quel (a suo dire) presuntuoso Sole che tutti vuole occultare. Ecco Marte dunque, visibile mentre taglierà l’orizzonte orientale prima del sorgere del Sole. Poiché finché nutriremo muri interiori all’esterno sarà divisione, Marte e Urano han deciso per le vie spicce, così come è il loro mood. 

Mentre Mercurio, forte del fendente di Marte e megafono alla mano, disquisisce animatamente con Saturno per convincerlo che ormai è Tempo di Liber-azioni. Qualunque liber-azione segue un principio di scelta, consapevole o meno, un atto di volontà, una azione responsabile in quella direzione.

Quel burlone di Mercurio, utilizzando parole quali impegno,  responsabilità e Tempo, sembra convincere Saturno a mollare un po’ la presa dai Luminari, onde consentire che, nel silenzio, nel buio dell’Eclisse lunare, in quel momento di black out emotivo, le cantine interiori si aprano senza il suo ferreo controllo per far uscire ciò che è Tempo di sanare.

Per quanto riguarda il distruggere muri in favore della riqualifica ambientale interiore in fioriti confini, la Celeste Assemblea delibera che se ne possono occupare Venere e Giove, entrambi nel Domicilio di Saturno. La Luna è d’accordo, purché ci siano momenti di silenzio. I tre si accorderanno sul procedere di adesso in adesso, senza programmi, lavorando per unificare, creare coesione e aperte visuali di osservazione.

Sembra che Marte offra i suoi servigi per stralciare ogni velo che offuschi la chiarezza e Saturno subito si offre a seguire per togliere eventuali fette di prosciutto dagli occhi, mentre Mercurio festante e fischiettante urla “Evviva!”.

Alleanze Celesti in assembramento per discutere e decidere sui grandi e necessari portentosi sommovimenti interiori di cui or ora si necessita, Urano dalle stanze interiori della casa IV di questo grafico sostiene Venere a promuovere finalmente relazioni evolute e mature nel superamento di vecchi e stantìi schemi di infantile dipendenza.

A focalizzarci sull’essenziale, sul costruire oasi di spazio protetto, giardini di relazione dove innaffiare reciproche piantine e dedicarsi insieme alla raccolta di dolci frutti, zuccherosi ma non mielosi. 

In questi giorni di pre e post Eclisse focalizziamoci però sul silenzio, sull’osservazione e non decidiamo niente sulla base di alcuni travolgimenti emozionali imprevisti. Attendiamo che le acque ritornino alla quiete dopo la tempesta, senza però pensare di essere tornati indietro, di essere incapaci e “ancora lì sempre sulle stesse cose”. 

E’ questo un Tempo in cui costruire giardini floridi, entrando in punta di piedi in quelli degli altri e rispettando i nostri. Nessuna scarpa sporca varchi e calpesti i fiori coltivati in modo così amorevole. Le relazioni che Venere amerà in questo lungo periodo, fino al 5 marzo 2022, in cui sarà nel Domicilio di Saturno saranno relazioni di valore, in preservazione di spazi di libertà e proprio senso di identità personale. 

In affiancamento che non è fusione.

Se in questi giorni ci sentiamo feriti o fragili, accogliamo anche questo senza giudicarci o mentalizzare troppo. Anche questo ha senso evidentemente. Se nel cuore si agitano tumulti che originano in pianto, lasciamo scongelare anche questo, lasciamo che il corpo fisico si depuri da tutto, in un processo di detox emozionale. 

Fidiamoci del processo nel suo divenire ponendo le minori resistenze possibili. 

Comprendiamo che andiamo bene così come siamo. Pur essendo in costante miglioramento, saranno le unioni, i sodalizi, i sostegni, le collaborazioni a sanare questo duro spaccato di momento sociale.

Al momento in cui ci si sposa, viene recitata la proverbiale frase: “non separi l’uomo ciò che Dio unisce”. Possiamo leggere questa frase in modo molto più ampio, perché sotto il Cielo stellato, sotto la Volta Celeste, Tutti siamo uniti, l’Universo intero è unione, coesione, aggregazione.

Possiamo noi che siamo parte di Esso forse evolvere attraverso le separazioni? I no questo, no quello, pro quest’altro?

Io non lo credo, ma spetta a noi unire per prime tutte le nostre parti interiori, senza rimuoverne nessuna, senza erigere barriere architettoniche e muri insuperabili da soli, dentro noi stessi. E sentirci inadeguati disabili interiori alle prese con muri che non sappiamo valicare e distanze che non sappiamo colmare.

Ogni valico è una frontiera nuova, ad ogni varco di frontiera si aprono i nuovi panorami. Quelli dell’accogliere il diverso in noi, quella parte di noi che non ci piace perché non è conforme a come ce l’aspettavamo e ci scopriamo pieni di difetti, altro che languide maschere in elemosina di bricioline di amore.

Venere in Capricorno ci ricorda che per Diritto Divino di nascita tutti, ma proprio, tutti meritiamo Amore. Questo è il mantra a cui allenarsi

Io merito Amore, io sono Amore

Vi bacio tutti, buon Plenilunio nel Segno di Venere.

Rossana

Immagine: Stocksnap Pixabay