Luna Piena, Movimenti celesti, visioni astrologiche

Luna Piena in Cancro: riflessioni Celesti

Cari Amici, la Luna Piena in Cancro ha luogo il 18 gennaio 2022 alle 00:48 sull’Asse Cancro/Capricorno a 27°50′. 

Nel Cielo, domificato per Trieste, l’Asse coinvolto è il settore 3/9, i Nodi lunari si apprestano a uscire dall’Asse Gemelli/Sagittario per entrare a breve nell’Asse Toro/Scorpione. Urano è stazionario diretto, inverte il moto alle 16:26, dopo un periodo di retrogradazione che partiva dal 20 agosto 2021. C’è inoltre la partecipazione di Marte alla Sizigia plenilunica, in virtù di una relazione per declinazione di antiparallelo stretto con la Luna.

Saturno è ritornato alla medesima posizione in cui si trovava il 23 maggio 2021, a inizio retrogradazione, esce quindi dalla zona d’ombra. Governa il Sole, Mercurio, Venere, Plutone.

Si lavora sempre sulla rottura di alcune forme pensiero che poi trasportiamo nelle relazioni, di antica memoria famigliare, serpeggianti dentro di noi, più o meno consapevolmente. 

Sugli attaccamenti e sulle attribuzioni di ruolo. Focus di lavoro va al tema delle simbiosi famigliari, cosa significa davvero amarsi in una famiglia? Il contributo sostanzioso dei malefici (Marte e Saturno) rispetto ai Luminari (Sole e Luna) fa pensare alla distruzione di alcuni modelli di attaccamento limitativo quando non addirittura nocivo.

L’Essere Umano cerca appartenenza e spesso questo comporta degli adattamenti poco salubri. Voglio mantenere una visione molto concreta e attuale proprio osservando ciò che sta accadendo a molte persone in questo momento storico sociale.

Ognuno di noi sta facendo delle scelte ben precise che, lungi dal limitarsi al “mi vaccino o non mi vaccino” (pura punta dell’iceberg), coinvolgono profondamente la nostra parte spirituale. Ogni anima sceglie in base a ciò che sente corretto.

Ma nelle famiglie, non certamente a caso, ci si può trovare su posizioni diverse. Da un lato abbiamo da imparare ad accettare che le nostre persone care (figli e genitori in primis) non sono una nostra proprietà, sono persone, anime con le quali ci siamo ritrovati a ripercorrere un sentiero nuovo in questa incarnazione. Con una redistribuzione di compiti, sulla base di Amore. Dall’altra parte abbiamo da imparare a sciogliere le vischiosità affettive, soffocanti legacci che fortunatamente crollano quando comprendiamo che gli altri non sono tenuti a fare quello che noi ci aspetteremmo ed è certamente arrogante anche solo pensarlo.

Sulla base di queste prime con-sider-azioni non cadiamo nel tranello dell’apparenza, portiamo attenzione al sentimento di Amore che ci unisce a queste persone. L’Amore rende liberi, non soffoca, non forza, non convince. Anche nei confronti dei figli, soprattutto se adulti e protesi alla loro esperienza incarnativa, impariamo a lasciarli liberi di scegliere, decidere, ma rimaniamo silenti accompagnatori dietro a loro, inviando quella luce e quelle bene-dizioni che accompagnano nel loro percorso.

A livello collettivo stiamo certamente tutti lavorando sull’Archetipo del padre. Qui si apre un mondo delicato poiché molte sono le proiezioni del padre e, dipendentemente dall’immagine interiore che ne abbiamo, l’esterno sarà fedele specchio.

Quale immagine abbiamo del Padre Celeste? Parte tutto da lì. Grandezza, amorevolezza, misericordia, Amore? Per osmosi, siamo creature spirituali a Sua immagine e somiglianza. Perché allora sentirci piccoli, separati ed impotenti e specchiare questi sentimenti nel padre, partner, titolare, amico, e udite udite governante di turno?

Alcune persone fanno ancora fatica a con-sider-agire (agire assieme alle Stelle). Lo Stato non è affatto un “buon padre” (a tal proposito ricordo che Saturno divorava i suoi figli, al di fuori di Giove) e, soprattutto, nessuna imposizione può portare amore né tanto meno libertà. 

Distruggiamo per favore quel mantra terribile che si sente spesso farneticare “lo faccio per il tuo bene”. Quale bene? Il mio o il tuo? Solo la nostra anima sa profondamente quale è il nostro bene. Ed è ora di finirla di giudicare, separare le persone che non la pensano come noi poiché a livello spirituale tutto ha un perfetto equilibrio che dal nostro punto di osservazione può non essere così comprensibile. Come nessuna evoluzione deriva dal lamentarsi di qualunque cosa e dalla delega perenne di responsabilità sempre a qualcosa o qualcuno all’esterno, svegliamoci vi prego e riprendiamo il potere personale e l’integrità di cui per diritto divino di nascita siamo portatori.

Tornando alla questione sanitaria che è di primo piano attuale, io non sono un medico (o almeno non ho scelto in questa vita una professione di questo tipo), ma quello che so è che ogni sistema immunitario è perfettamente in grado di autoguarirsi e di attraversare ciò che gli serve. 

Io ho Fede, incrollabile e irremovibile Fede.

Ciò che so con certezza è che ogni anima è sul corretto percorso, proprio dove deve essere perché lo ha scelto. Aprendo il fronte al discorso lavoro, puntando sul contributo di Saturno, pian pianino ciò che sta accadendo è che si sta distruggendo un sistema lavorativo a cui l’essere umano ha dato spazio per troppo tempo. 

Sistema che ha accettato per continuare a mantenere in vita la memoria dello schiavo, suscettibile di essere manipolato e sfruttato, e non certo solo come vittima. Alcune persone preferiscono delegare a una autorità esterna mal gestita il loro prigioniero interiore. Il detenuto dell’anima. Temono la loro grandezza, temono la vita che è sempre coraggio in ogni sua manifestazione. 

E si sentono vittime di un titolare arrogante, sfruttatore, che non paga gli stipendi ecc. Interessante è osservare che le categorie più colpite dalle restrizioni sono proprio quelle che lavorano al servizio dell’ istituzione Stato, “posto statale=posto sicuro”. Quale assurda e tremenda equazione. 

Di quelle persone ben poche lavoravano volentieri al servizio dello Stato, la maggioranza lo faceva per paura di perdere uno stipendio fisso e tutta una serie di apparenti benefici che erano più facili schiavizzandosi (ferie, malattie e maternità prolungate ecc.).

Eh già, Servizio e schiavitù sono due energie molto diverse, ricordiamolo sempre.

Benedico più che mai ciò che ho vissuto negli anni passati quando, in tempi non sospetti, mi ritrovai nella selva oscura che la diritta via era smarrita, come direbbe Dante. E fu proprio allora che la ritrovai. 

Perché forse la mia esperienza può servire a qualcuno per uscire una volta per tutte da paure legate alla sopravvivenza. Anni addietro ho attraversato nell’arco di due anni due licenziamenti in tronco e un intervento chirurgico che mi ha tenuto a casa un mese. Tutto bene, ovviamente, ma ad un certo punto della mia vita ho avuto paura e certamente altra alternativa non mi dava il mio Essere se non quella di affrontare questa montagna di paura paralizzante. Piccozza alla mano dovevo intaccare quella cosa che a me sembrava gigantesca. 

Il percorso, a tratti impervio, brullo e sassoso prevedeva una sola Via: quella della Fiducia. In una fase iniziale prevalse la paura, poi mano a mano che il percorso procedeva mi rendevo conto che mai bene-dizione più grande potevo ricevere. Non vidi subito il risultato, il quadro, all’inizio potevo scorgere piccoli sprazzi, come quando si guida nella nebbia e poi appare il paesaggio. Mi sono fidata. Non ho mollato mai. Sono arrivati a volte degli aiuti passeggeri, piccoli percorsi importantissimi che duravano qualche mese. Tante sperimentazioni, passaggi luminosi che mi aiutavano a riprendere fiducia nei momenti di crisi.

Ne ho attraversati molti ma questo ha forgiato ancor di più la mia tempra spirituale e, ad oggi, ciò che desidero fare è aiutare anche altre persone a forgiare la propria armatura dello spirito. Resilienza, tenacia spirituale, in questo momento storico ci vuole questo, e fiducia nei mondi spirituali, chiedere aiuto ad Essi. 

Ma non in modalità preghierina come ci hanno insegnato al catechismo da bambini, non delegando ad altri nulla, ma sapendo che tutti noi abbiamo diretto accesso al contatto con i Mondi Spirituali, attraverso il nostro Essere infinito, saggia Creatura che pulsa dentro di noi. Dentro ognuno di noi, non fuori. Non possiamo far riferimento all’esterno. 

Inutile continuare in questa saga di lamenti continui per colpevolizzare sempre qualcuno, prendiamo in mano la responsabilità delle nostre vite con coraggio, questa ha da essere la direzione. Bisogna svegliarsi, direbbe  Marte, e presto. Senza fronzoli né agonizzanti tentativi di mantenere in vita un sistema schiavizzante che sta morendo e deve morire. 

Pensate ad un mondo nuovo, dove la schiavitù non esiste perché nessuno di noi lo mantiene più in vita dentro di sé. Dove nessuno ha paura di niente, dove nessuno deve lavorare ma se lavora, lo fa per scelta e attraverso il proprio Essere spontaneo. Dove l’energia denaro fluisce in modo diverso, dove ci sono forme di scambio solidale. Dove le relazioni sono nutrite dalla reciproca libertà di Essere, dove diventiamo adulti dentro di noi, dove non cerchiamo più mamma e papà e non recriminiamo più su nulla. Dove abbiamo anche distrutto completamente il bisogno di ripetere esperienze poco edificanti, dove abbiamo abbandonato questa storia delle lealtà famigliari e questi benedetti Antenati sono liberi da questi legami vischiosi. Dove sappiamo dire grazie, scusa, ti amo in modo spontaneo. 

Abbiamo molto su cui lavorare come esseri umani, sono qua per aiutare l’evoluzione e la creazione di un paradigma sociale nutriente. Sono qua per aiutare chi cammina tra le macerie per farlo sentire a suo agio con il nuovo spazio resosi disponibile, superando i rimpianti per ciò che apparentemente è perso ma in sostanza è guadagnato.

Possiamo imparare a vedere ciò che si va distruggendo come possibilità generativa di uno spazio nuovo? Facciamo un girotondo insieme? Benedetto sia il mio Marte di nascita, nel Segno del Cancro, all’ultimo grado, colui che scruta l’orizzonte in una zona di margine, colui che accoglie le persone ai margini, colui che sta ai margini. 

Forse i miei pensieri arriveranno forti ai vostri occhi, spero risuonino forti nei vostri impavidi cuori, per distruggere anche solo 1% di memoria dello schiavo interiore. Per lasciar morire ciò che deve esaurirsi, per concludere ciò che ha da concludersi e distruggere ogni punto di vista anche su voi stessi/noi stessi, questo è il mio Servizio all’Umanità.

Servizio, giova ripeterlo più volte, non è e non sarà mai schiavitù.

Liberiamo le paure, abbiamo il coraggio di tanti cuori pulsanti che dicono di no e affranchiamoci anche nelle nostre relazioni da chi vorrebbe che noi fossimo, facessimo…ecc….e dice di farlo per il nostro bene.

Solo noi, nel profondo di noi stessi, abbiamo da connetterci con ciò che abbiamo scelto prima di nascere, quello e solo quello è il nostro bene, tutto il resto sono chiacchiere.

Nessuno è costretto a nulla se non lo permette egli stesso. E, una volta compreso questo, si può dire di no.

Vi bacio tutti, vi abbraccio per il vostro affetto, in alto i cuori! 

Buon Plenilunio

Rossana

Immagine: Artie_Navarre Pixabay

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